giovedì 1 dicembre 2011

European Energy Efficiency Fund EEEF

EEPR-European Energy Programme for Recovery
Nel luglio del 2009 la Commissione Europea con il Regolamento n.663/2009 ha creato il programma EEPR-European Energy Programme for Recovery per favorire la ripresa economica e occupazionale a favore di progetti nel settore dell’energia tramite la concessione di sostegno finanziario comunitario. Successivamente, con il regolamento n. 1023/2010, una parte di questo fondo viene utilizzato per lo strumento finanziario di assistenza tecnica per la predisposizione del business plan dei progetti di efficientamento energetico e la produzione da rinnovabile, il fondo EEEF, che ha come scopo principale il raggiungimento degli obiettivi comunitari di riduzione delle emissioni di CO2 .
L’Italia, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti (CdP), con una quota di 60 milioni di euro, partecipa e si fa promotrice del fondo.
Possono accedere al fondo: enti locali, regionali e nazionali, o società private che agiscono per conto di tali enti (utilities, operatori del trasporto pubblico, associazioni di social housing, ESCo, etc.).
Il capitale è suddiviso in 70% efficienza energetica (EE): interventi sulle infrastrutture Comunali (reti di teleriscaldamento/raffrescamento, cogenerazione, smart grids, illuminazione, stoccaggio di energia elettrica) o sugli edifici (riscaldamento, ventilazione, aria condizionata, smart building systems, cogenerazione, isolamento involucro, sostituzione finestre), 20% energia rinnovabile e 10% trasporto urbano pulito (riqualificazione della flotta dei bus esistenti con veicoli ad idrogeno, ibridi, elettrici e riqualificazione dei tram).
I progetti finanziabili devono avere una dimensione massima 50M€ minimo 5M€. E' tuttavia possibile pensare a particolari progettazioni innovative che possono essere finanziati al di sotto della soglia minima che verranno finanziati per il tramite di intermediari finanziari.
La finanziabilità e le condizioni di finanziamento saranno valutati per specifiche progettuali ed innovazione.
La durata media del finanziamento è mediamente di 15 anni con un conformità tra le varie aree geografiche della CE.
I progetti di EE devono realizzare un risparmio energetico pari, generalmente, almeno al 20%, ad eccezione della riqualificazione energetica nell'edilizia. Tale settore richiede una percentuale più elevata (molti edifici possono essere messi in condizioni tali da risparmiare oltre il 50% con spese spesso contenute per gradini di efficienza lievemente maggiori). Nei trasporti, i progetti di EE, devono dare un risultato di riduzione delle emissioni di CO 2 almeno del 20%. Per la PA le richieste di finanziamento dovranno essere inserite all'interno di programmi concreti e diretti alla lotta ai cambiamenti climatici come per esempio il Patto dei Sindaci. Il Patto dei Sindaci sarà prossimo argomento e verrà riportata l'esperienza fatta per i comuni di Ublodo (VA), Molteno (LC), Annone di Brianza (LC) e Bosisio Parini (LC), di cui sono stato capo progetto del SEAP (o PAES, Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile) di cui fondazione cariplo ne promuove la sua redazione nei piccoli e medi comuni.
Fondazione Cariplo è attiva nel campo
della sensibilizzazione sull'ambiente
Inoltre l’EEEF spinge per gli interventi in progetti volti ad aumentare l’utilizzo delle ESCo che si impegnano a garantire risparmio di energia.

Posso affermare con matematica sicurezza, in base all'esperienza fatta nella redazione del PAES, la grande importanza dell'Efficienza Energetica nell'ambito della lotta contro i cambiamenti climatici. L'EE, grazie al coinvolgimento della nuova green-economy, sarà in grado di spostare il capitalismo verso una forma sostenibile dei cicli di vita dei materiali e per un uso razionale dell'energia. Il rapporto costi/benefici è sempre possibili equilibrarlo in favore della sempre crescente necessità, della PA, di spendere meno per il proprio sostentamento.
E' fondamentale che i risultati siano monitorizzati. Così si viene a costruire un sistema in grado di visualizzare i consumi e porrei successivi, ma tempestivi, rimedi. Per far ciò occorre formare del personale o dare in gestione tale aspetto a specifiche aziende.



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