mercoledì 31 ottobre 2012

Monte San Vito: la 3T e il progetto Energy & Environment

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Si conclude con una mostra dei lavori svolti dai ragazzi della scuola di Monte San Vito, il progetto Energy & Environment, che ha visto la collaborazione fra la ditta 3t costruzioni edili e l'istituto scolastico, al fine di far avvicinare i ragazzi delle scuole elementari e medie al mondo delle energie rinnovabili ed al risparmio energetico.

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Intervista a Mario Tozzi su: educazione ambientale nelle scuole

Intervista a Mario Tozzi su: educazione ambientale nelle scuole - YouTube:


"Sempre più importante, ormai, è la diffusione di un'adeguata cultura ambientale, a cominciare dai più giovani. Abbiamo chiesto a Mario Tozzi, geologo, ricercatore ed esperto di divulgazione scientifica, cosa possono fare oggi le scuole italiane per trasmettere ai ragazzi i concetti di efficienza e risparmio energetico."

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Il risparmio energetico entra nelle scuole

Il risparmio energetico entra nelle scuole - YouTube:



Bisogna divulgare il buon esempio!

Le generazioni future hanno il diritto di sapere che il denaro non è al centro della nostra civiltà! Il baricentro deve essere lo sviluppo sostenibile di tutte le tecnologie!

Dalle scuole riporto un esempio virtuoso da seguire.

@IngMirkoPaglia

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domenica 21 ottobre 2012

Contratto di rendimento energetico


Il contratto di rendimento energetico è uno strumento importante del rinnovo di edifici. Nell'ambito di questa forma di acquisto basata sul rendimento i risparmi realizzati grazie a bollette di servizi pubblici e a costi di manutenzione inferiori derivanti dalle misure di efficienza energetica sono utilizzati a copertura parziale o totale dei costi di investimento delle misure. Questo modello è stato provato e si è dimostrato economicamente vantaggioso in vari Stati membri[1]


Il contratto di rendimento energetico è importante per incentivare il rinnovo di edifici pubblici e per migliorare il livello di efficienza energetica di infrastrutture pubbliche quali l'illuminazione stradale[2]. La diffusione dei contratti di rendimento energetico è tuttavia ostacolata in numerosi Stati membri da ambiguità del quadro giuridico e dalla mancanza di dati affidabili sui consumi energetici che permettano di stabilire i valori di riferimento rispetto ai quali è valutato il rendimento. 

tratto da  Piano di efficienza energetica 2011COM(2011) 109 definitivo


[1]               Fra cui Danimarca, Francia e Germania.
[2]               Nel 2005 l'illuminazione stradale ha consumato 36 TWh di elettricità.
                Vedi http://ec.europa.eu/governance/impact/ia_carried_out/docs/ia_2009/sec_2009_0324_en.pdf

Efficienza energetica nella spesa pubblica

Orientare la spesa pubblica verso prodotti, modi di trasporto, edifici, lavori e servizi efficienti sotto il profilo energetico aiuta a ridurre i costi energetici delle autorità pubbliche e migliora il rapporto qualità/prezzo. La Commissione ha sostenuto questa tendenza con i lavori sugli appalti pubblici per un ambiente migliore elaborando criteri in materia di appalti che tengono conto dell'efficienza energetica[1]. Inoltre gli organismi pubblici soggetti alle direttive UE sugli appalti pubblici sono già tenuti a tener conto di criteri di efficienza energetica negli appalti di veicoli[2] o di apparecchiature per ufficio[3]. A partire dal 2019 saranno interessati anche gli edifici nuovi del settore, che dovranno raggiungere un livello di prestazione a energia quasi zero[4]. Per sviluppare questa impostazione su una scala più ampia, la Commissione propone che le autorità pubbliche che acquistano merci (ad esempio, apparecchiature TIC), servizi (ad esempio, energia) e lavori (ad esempio, rinnovo di edifici) applichino sistematicamente norme elevate di efficienza energetica.

tratto da  Piano di efficienza energetica 2011COM(2011) 109 definitivo



[1]               COM(2008) 400: Comunicazione della Commissione — Appalti pubblici per un ambiente migliore.
[2]               Direttiva 2009/33/CE relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada. V. inoltre il portale recentemente realizzato "Clean Vehicle", inteso a coadiuvare le autorità pubbliche nell'attuazione della direttiva offrendo loro e agli utenti finali un'analisi comparativa del costo del ciclo di vita dei veicoli esistenti (http://www.cleanvehicle.eu/).
[3]               In base al programma europeo "Energy Star", che obbliga le autorità pubbliche degli Stati membri e le istituzioni UE ad acquistare apparecchiature non meno efficienti sul piano energetico di quanto previsto dall'etichettatura "Energy Star" ((CE) n. 106/2008).
[4]               Direttiva 2010/31/CE sulla prestazione energetica nell'edilizia.

UN NUOVO PIANO PER L'EFFICIENZA ENERGETICA


L'efficienza energetica è al centro della Strategia "Europa 2020" dell'UE per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva[1] e della transizione verso un'economia basata su un uso efficiente delle risorse. L'efficienza energetica[2] rappresenta uno dei modi più efficaci dal punto di vista economico per rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di altri inquinanti. Sotto molti aspetti l'efficienza energetica può essere considerata la maggiore risorsa energetica dell'Europa[3]. Per questo l'Unione si è posta come obiettivo per il 2020 il risparmio del 20% del proprio consumo di energia primaria rispetto alle previsioni[4] e questo obiettivo è stato definito nella comunicazione della Commissione "Energia 2020"[5] come una tappa fondamentale per il conseguimento degli obiettivi dell'UE a lungo termine in materia di energia e di clima.
Sono stati realizzati progressi notevoli per il conseguimento di questo obiettivo, in particolare sui mercati degli apparecchi elettrici e dell'edilizia[6]. Stime recenti della Commissione indicano tuttavia che l'UE potrà raggiungere soltanto la metà dell'obiettivo del 20%[7]. L'UE deve agire ora per poter conseguire il suo obiettivo. Rispondendo all'invito del Consiglio europeo del 4 febbraio 2011, che richiedeva "un'azione decisa per sfruttare il notevole potenziale di maggiori risparmi energetici insito negli edifici, nei trasporti e nei processi di produzione"[8], la Commissione ha pertanto elaborato questo nuovo piano globale di efficienza energetica.

Il piano sarà attuato in conformità ad altre misure adottate nell'ambito dell'iniziativa faro "Un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse[9]" della strategia "Europa 2020", compresa la tabella di marcia verso un'economia a basse emissioni di carbonio nel 2050[10], per garantire coerenza politica, valutare i compromessi tra settori strategici e beneficiare delle potenziali sinergie. Le misure di efficienza energetica saranno attuate nell'ambito del più ampio obiettivo dell'UE in materia di efficienza delle risorse, che comprende un uso più efficiente di tutte le risorse naturali e garantisce norme elevate di protezione ambientale.
Gli effetti congiunti della piena attuazione delle misure esistenti e di quelle nuove trasformeranno la nostra vita quotidiana e potranno generare un risparmio di 1 000 euro all'anno per famiglia[11], potenziare la competitività dell'industria europea, creare fino a 2 milioni di posti di lavoro[12] e ridurre di 740 milioni di tonnellate le emissioni annue di gas a effetto serra[13].


Il maggiore potenziale di risparmio energetico è insito negli edifici. Il piano è incentrato su strumenti atti ad incentivare il processo di ristrutturazione di edifici pubblici e privati e a migliorare il rendimento energetico dei componenti e degli apparecchi in essi utilizzati. Esso promuove il ruolo esemplare del settore pubblico proponendo di accelerare il tasso di rinnovo degli edifici pubblici mediante un obiettivo vincolante e di introdurre criteri di efficienza energetica nella spesa pubblica. Prevede inoltre obblighi per i servizi di pubblica utilità finalizzati a consentire agli utenti di ridurre il loro consumo energetico.
Il settore dei trasporti è al secondo posto per quanto riguarda il potenziale di risparmio energetico. Questo aspetto sarà trattato nel prossimo Libro bianco sui trasporti.
L'efficienza energetica nel settore dell'industria sarà potenziata stabilendo requisiti per le apparecchiature industriali, migliorando le informazioni fornite alle PMI e adottando misure per l'introduzione di audit energetici e di sistemi di gestione dell'energia. Sono inoltre proposti miglioramenti all'efficienza della generazione di elettricità e di calore, in modo da garantire che il piano comprenda misure di efficienza energetica riguardanti l'intera catena di approvvigionamento dell'energia.


Fissare obiettivi di efficienza energetica rappresenta un modo efficace per stimolare l'azione e creare un impulso politico. Con l'attuazione del "semestre europeo" la strategia "Europa 2020" ha istituito un nuovo contesto di governance e strumenti aggiuntivi con cui l'UE può orientare i propri sforzi in materia di efficienza energetica. La Commissione propone pertanto un approccio in due fasi per la fissazione degli obiettivi. Nell'ambito della prima fase gli Stati membri stanno fissando obiettivi e programmi nazionali di efficienza energetica. Questi obiettivi indicativi e gli sforzi dei singoli Stati membri saranno esaminati per valutare la probabilità di conseguire l'obiettivo generale dell'UE e la misura in cui i singoli sforzi rispondono all'obiettivo comune. La Commissione sosterrà gli Stati membri e offrirà loro strumenti per l'elaborazione dei programmi di efficienza energetica, la cui attuazione sorveglierà da vicino tramite il quadro legislativo riveduto e nel contesto del nuovo quadro previsto dalla strategia "Europa 2020". Nel 2013 la Commissione fornirà una valutazione dei risultati ottenuti e stabilirà se i programmi, considerati complessivamente, realizzeranno l'obiettivo europeo del 20%. Se il riesame del 2013 indicherà scarse probabilità di realizzazione dell'obiettivo generale dell'UE, la Commissione avvierà la seconda fase proponendo obiettivi nazionali giuridicamente vincolanti per il 2020. Come nel caso delle energie rinnovabili, sarebbe allora necessario tener conto dei punti di partenza dei singoli Stati membri, della loro prestazione economica e delle misure adottate in uno stadio precoce nel settore.

Il presente piano si fonda sui contributi del Parlamento europeo, in particolare la recente relazione di iniziativa sull'efficienza energetica[14], e di numerose parti interessate nonché sull'esperienza acquisita con il piano d'azione 2006 per l'efficienza energetica. Secondo le stime della Commissione, le misure già attuate unitamente a quelle nuove illustrate nel presente piano dovrebbero assicurare la piena realizzazione dell'obiettivo del 20%. Il principio fondamentale del presente piano è proporre rigorose misure vincolanti senza imporre obiettivi nazionali vincolanti.
Il successo dell'Unione nell'attuazione del presente piano dipenderà dalla stretta collaborazione tra le istituzioni UE, gli Stati membri e le parti interessate. La Commissione conta sulla partecipazione e sull'impegno di tutte le parti interessate a questo ambizioso progetto.



[1]               COM(2010) 2020.
[2]               Tecnicamente per "efficienza energetica" si intende l'utilizzo di meno energia mantenendo un livello equivalente di attività o servizio economici; "risparmio energetico" è un concetto più ampio che comprende anche la riduzione del consumo mediante cambiamenti di comportamento o una diminuzione dell'attività economica. In pratica i due concetti sono difficili da distinguere e, come nella presente Comunicazione, i termini sono spesso usati in modo intercambiabile.
[3]               I "negajoules" rappresentano il mancato consumo di energia grazie a una migliore efficienza energetica. Ad esempio, il miglioramento del 13% nell'efficienza energetica dei consumatori finali registrato nell'UE-27 tra il 1996 e il 2007 era equivalente a un risparmio energetico di circa 160 Mtep all'anno (Overall Energy Efficiency Trends and Policies in the EU27 — ADEME 2009).
[4]               7224/1/07 REV 1. Conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo dell'8/9 marzo 2007. Questo obiettivo si traduce in un risparmio di 368 milioni di tonnellate di equivalente petrolio (Mtep) di energia primaria (consumo interno lordo detratti gli impieghi non energetici) entro il 2020 a fronte del consumo previsto per quell'anno di 1842 Mtep. Tale obiettivo è stato riconfermato dal Consiglio europeo del giugno 2010 (17/6/2010 n. EUCO 13/10).
[5]               COM(2010) 639.
[6]               Tali progressi sono stati realizzati nell'ambito del Piano d'azione 2006 per l'efficienza energetica (COM(2006) 545) e sono valutati nel documento di lavoro dei servizi della Commissione che lo accompagna SEC (2011) 275.
[7]               Sulla base delle stime più recenti della Commissione e tenendo conto delle misure di efficienza energetica attuate fino a dicembre 2009.
[8]               Conclusioni del Consiglio europeo del 4/2/2011, n. EUCO 2/11.
[9]               COM(2011) 21.
[10]             COM(2011) 112.
[11]             COM(2008) 772: Comunicazione della Commissione — Efficienza energetica: conseguire l'obiettivo del 20%.
[12]             Stime basate sui dati del settore dell'edilizia. V. doc. SEC(2011) 277: Valutazione d'impatto che accompagna il piano di efficienza energetica.
[13]             V. doc. SEC(2011) 277: Valutazione d'impatto che accompagna il piano di efficienza energetica.
[14]             2010/2107 (INI): relazione di iniziativa del Parlamento europeo sulla revisione del piano d'azione per l'efficienza energetica.

SETTORE PUBBLICO: L'ESEMPIO DA SEGUIRE

L'edilizia deve evolversi in nuove forme e soluzioni per diminuire i consumi energetici.

La spesa pubblica è pari al 17%[1] del PIL dell'UE. Gli edifici di proprietà pubblica o occupati da servizi pubblici rappresentano circa il 12% per superficie del patrimonio edilizio dell'UE[2]. È fondamentale riservare una maggiore attenzione all'efficienza energetica nel settore pubblico, attenzione che si estenda agli acquisti pubblici e al rinnovo di edifici pubblici e incoraggi un'elevata prestazione nelle città e nelle comunità. Il settore pubblico può creare nuovi mercati per tecnologie, servizi e modelli commerciali efficienti sotto il profilo energetico. Gli Stati membri devono riformare le sovvenzioni che promuovono il consumo energetico, ad esempio riorientandole su misure intese a migliorare l'efficienza energetica e a lottare contro la povertà energetica.

tratto da  Piano di efficienza energetica 2011COM(2011) 109 definitivo


[1]              V. doc. SEC(2011) 277: Valutazione d'impatto che accompagna il piano di efficienza energetica.
[2]               Ecorys, Ecofys and BioIntelligence (2010): Study to Support the Impact Assessment for the EU Energy Saving Action Plan. La stima è basata sull'ipotesi di 5 m² di edifici pubblici per cittadino, risultando in una superficie al suolo totale degli edifici pubblici nell'UE pari a 2,5 miliardi di m² (esclusi gli alloggi sociali). La superficie al suolo complessiva è di 21 miliardi di m².

giovedì 2 agosto 2012

Presentazione Dimostrativa del FTT - YouTube

Presentazione Dimostrativa del FTT - YouTube

La divulgazione è un pallino personale da oramai molti anni. Nel periodo universitario trovavo molto gratificante condividere le informazioni e dare insegnamento a coloro i quali necessitavano chiarimenti nelle discipline ingegneristiche.

Da libero professionista ho allargato il mio orizzonte divulgativo a colleghi e imprenditori, insegnando loro la possibilità concreta di competere in efficienza energetica e fare risparmio energetico. Il tema dell'efficienza e del risparmio (due concetti differenti) è oggetto del video dimostrativo che presento.

Il video porta alla conoscenza di un mondo costruito sulla nuova generazione di attività imprenditoriale: le ESCo.
Purtroppo queste società sono difficili da gestire, complesse nella loro pianificazione economica e molto lontani dal modo di pensare ordinario.
Mi rendo disponibile a spiegazioni ed ulteriori dettagli, anche per convegni divulgativi. Buona visione.

lunedì 30 luglio 2012

Il PIL, un discorso di efficienza!

Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni.

Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jpnes, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo.

Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi.

Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.

Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.

Robert Kennedy 

mercoledì 25 luglio 2012

Civiltà ed Inciviltà a confronto ... senza parole.


Senza parole ...
Prima di tutto l'EDUCAZIONE AMBIENTALE! ammirate i risultati della civiltà, di quella parte del mondo che pensa prima ai soldi e poi al conto in banca! Votate Alleanza Ecologica Lombarda per iniziare il cammino verso un cambiamento di sostenibilità ambientale! by Mirko Massimiliano Paglia

domenica 22 luglio 2012

L'impianto fotovoltaico di famiglia

#Fotovoltaico - L'impianto di famiglia.
Lo studio di ingegneria ed architettura green-building.it sfrutta per il proprio ufficio tale energia.

Lo studio è, grazie anche ad un contratto con #multiutility100% consumatore di sola energia sostenibile!

sabato 14 luglio 2012

Il governo impone sacrifici a tutti ...

Il governo impone sacrifici a tutti ... bhe non proprio tutti! ed è così che la democrazia (greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere) ha il diritto di esprimersi.

Ognuno di noi sta facendo enormi sacrifici per poter pagare le tasse, ha accettato ingiustizie eticamente scorrette legiferate dallo stato come l'IMU, un'imposta su di un oggetto che non da reddito: la prima casa (a dirla correttamente da spese come le ristrutturazioni, se non fatta bene da anche spese aggiuntive su riscaldamento ed altro ...)!


Il sottoscritto Paglia Ing. Mirko Massimiliano ha deciso di appoggiare a gran voce, dopo un'attenta valutazione tecnica di convenienza economica/sociale, l'iniziativa promossa dall'Unione Popolare e dal "Comitato del sole". Proprio Marco Savati, del “Comitato del sole”, ha spiegato che i referendum sono due: uno promosso dall’Unione Popolare e l’altro dal “Comitato del sole”. 


ATTENZIONE: Il primo chiede l'eliminazione della diaria e delle spese di soggiorno, il secondo vuole l’eliminazione anche delle spese di segreteria, per le indennità legate alla partecipazione a commissioni come quelle di studio e d’inchiesta più altre spese. Un rapido calcolo effettuato dal Comitato del sole ha desunto un risparmio ai cittadini di 136 milioni di euro l’anno.


I costi del referendum si aggirano tra i 300.000.000 - 500.000.000 € (ammortizziamo i costi in meno di 5 anni, spannometricamente parlando).


Io ho votato alle ore 10.30 del sabato 14 luglio 2012 per la richiesta di questi due referendum.

venerdì 13 luglio 2012

10 consigli per risparmiare energia


10 modi importanti per risparmiare energia e combattere il riscaldamento globale
1. Utilizzare elettrodomestici ad alta efficienza energetica, come ad esempio lampadine a risparmio energetico
2. Passare a un fornitore di energia elettrica che offre energia elettrica derivata da fonti rinnovabili.
3. Andare in bicicletta per distanze inferiori a 10 km ad es. Si consideri un autobus o treno per lunghe distanze.
4. Abbassare il termostato da 4 a 5 gradi Celsius durante la notte e quando la casa di nessuno.
5. Assicurarsi che la casa è ben isolata.
6. Completamente switch-off apparecchi che non si usa.
7. Considerate andando verso la tua destinazione in autobus o in treno, al posto di auto o in aereo.
8. Se possibile, lavorare a casa invece di una posizione ufficio.
9. Sostenere i programmi di forestazione che si concentrano sulla piantare alberi autoctoni nelle regioni tropicali.
10. Educare gli altri. Dire alla gente l'importanza di uno stile di vita a basso consumo energetico.

venerdì 30 marzo 2012

L'Ingegnere Mirko Paglia consiglia:

Conoscere per FARE

Architettura e Sostenibilità


mercoledì 21 marzo 2012

Il primo impianto fotovoltaico al mondo su una coltivazione di kiwi preesistente | TEA Energie: progettazione e installazione impianti fotovoltaici – Verona

Il primo impianto fotovoltaico al mondo su una coltivazione di kiwi preesistente | TEA Energie: progettazione e installazione impianti fotovoltaici – Verona


Non è la prima volta che un'azienda ci prova (anche se TEA Energie, giustamente ha tutti i diritti per "vantarsi" del suo primato) ad integrare fotovoltaico con l'agricoltura. Ma non per una sostituzione! Ma come INTEGRAZIONE!
L'idea probabilmente è partita proprio dall'esigenza dell'azienda agricola di proteggere i kiwi dalla grandine. Il costo di un'installazione tensostruttura avrebbe avuto un costo elevato se non fosse per un'integrazione fotovoltaica.
Qui l'incentivo è speso bene!

Riporto di seguito le caratteristiche dell'impianto dal sito internet sopra indicato:
Per la prima volta è stato realizzato un impianto fotovoltaico su una coltivazione di kiwi. Costruito a Isola della Scala (Verona) sui terreni dell’azienda agricola Passolongo, divisione di Iscom (azienda che tra l’altro ha già progettato la copertura del centro agroalimentare di Verona), l´impianto si estende su 12 ettari coltivati a kiwi per una potenza di 410 chilowatt.
Per realizzare l’impianto sono stati installati 2.848 pannelli fotovoltaici lunghi 5 metri e mezzo, larghi 40 centimetri e distanti tra loro 12 metri, sistemati sopra l´impianto antigrandine sfruttandone i pali delle reti, e sono stati stesi 61 chilometri di cavo per la sospensione. Lo riporta il quotidiano L’Arena. Dice Mauro Menegoli, titolare con il padre Fabio della Passolongo: “Impianti come questi sono antieconomici per l´imprenditore fotovoltaico che ha interesse a coprire completamente di pannelli i terreni, ma non per l´imprenditore agricolo che vuole continuare la sua attività. L´impianto è innovativo e speciale per più motivi, non solo perché è il primo in Europa, e forse al mondo, che oltre a non togliere territorio all´agricoltura e ad avere un ridotto impatto ambientale, non ha neppure impatto sociale, perché non toglie posti di lavoro. Inoltre funziona dalla scorsa primavera, e questa prima stagione ha confermato che i pannelli così distanti e inclinati rispetto ai raggi del sole non ombreggiano le coltivazioni e non riducono la produzione e il grado zuccherino della frutta”. Oltre all´impianto sulla coltivazione di kiwi ne è stato realizzato anche uno sulla copertura dell´azienda agricola: 772 moduli per un totale di 111 chilowatt di potenza installata. Il costo dell´impianto si aggira intorno ai due milioni di euro e attualmente copre il fabbisogno energetico dell´azienda, che è nata nel 2003, ha una superificie di 127 ettari e conta un centinaio di dipendenti, ai quali vanno aggiunti gli stagionali nel periodo della raccolta della frutta.

lunedì 12 marzo 2012

L'energia in Italia secondo il Ministro Passera | QualEnergia.it

L'energia in Italia secondo il Ministro Passera | QualEnergia.it

Il solito problema: le rinnovabili pesano sulla bolletta della gente ... Come far vedere il bicchiere mezzo vuoto!
La FALSA comunicazione delle FER è plateale qui in italia (l'ho scritta con la i minuscola non a caso).
L'incentivo è per chi NON SPORCA ... ed è giusto far pagare a chi sporca!
Per assurdo se tutti avessero fonti rinnovabili, nessuno sporcherebbe e la bolletta non sarebbe "cara".
La cosa ancor più interessante è che tra le FER è annoverata una certa fonte assimilata ... lascio a voi immaginare chi ci guadagna e a scapito della salute di chi?
In Germania stanno facendo campagna a 360° sul fotovoltaico anche se l'incentivo è finito e sapete perchè? Semplice il fotovoltaico è una delle scelte ETICHE! Non importa quanto si spende (nel limite del ragionevole) non importa che l'impianto si ammortizzi in 10 anni! l'importante è dare un futuro più pulito alle prossime generazioni! BASTA VECCHI AL COMANDO!

domenica 26 febbraio 2012

Smart Grid - dal rapporto Terna Piano di Sviluppo 2011



Il  soddisfacimento del fabbisogno energetico
nonché la necessità di ridurre emissioni inquinanti
e/o clima alteranti sta generando un profondo
cambiamento nella configurazione dei sistemi
elettrici: il concetto di generazione
tradizionalmente effettuata in grandi siti
centralizzati afferenti alla rete di trasmissione viene
progressivamente sostituita da impianti di piccola
taglia da connettere alla rete di distribuzione in
prossimità degli utenti.
Attualmente le problematiche connesse a questo
nuovo tipo di architettura elettrica si traduce nella
necessità da parte dei Distributori di verificare ed
eliminare i limiti di penetrazione della generazione
diffusa; l’intervento dei distributori si deve
estendere anche alle modifiche di architettura e
coordinamento dei sistemi di protezione,
regolazione e automazione delle cabine primarie al
fine di permettere un esercizio in sicurezza del
sistema elettrico così come si andrà a modificare.
Anche il sistema di trasmissione è coinvolto in
queste profonde modifiche strutturali della rete di
distribuzione, che si sta evolvendo dalla sua
funzione storicamente “passiva” verso una attiva
gestione delle risorse energetiche distribuite (intese
come generatori a produzione non imposta a
programma, carichi controllabili e dispositivi di
accumulo) e/o riconfigurazioni rapide della
topologia di rete.
Nel prossimo futuro l’evoluzione della rete di
trasmissione verso un sistema integrato “Super
grid” renderà necessario lo sviluppo di nuovi sistemi
di monitoraggio, controllo, comunicazione e
tecnologie “self – healing” in grado di:
− rendere tutti gli utenti parte attiva
nell’ottimizzazione dell’esercizio del sistema;
− agevolare la connessione e l’esercizio di utenti di
ogni taglia e tecnologia;
− agevolare lo scambio di informazioni tra gli utenti
e gli operatori;
Con lo scopo di realizzare una rete intelligente che
risponda alle filosofie e ai criteri della smart grid,
garantendo l’affidabilità della rete di trasmissione,
lo sfruttamento della rete esistente, la flessibilità
del sistema elettrico, l’accessibilità alla rete elettrica
e la produzione da fonte rinnovabile anche non
direttamente connessa alla RTN, nonché il
miglioramento dell’economicità del sistema
elettrico, Terna ha pianificato alcuni interventi, in
corso di realizzazione e definito nuove soluzioni da
implementare, che consentono:
− Il controllo flussi di potenza sulla rete AT/AAT
tramite l’installazione di Phase Shifting
Transformers (PST nelle stazioni di Villanova,
Foggia e Camporosso) e di nuove linee HVDC
(soluzione tecnologica impiegata nelle future
interconnessioni con Balcani, Francia, Tunisia);
− Il monitoraggio dei fenomeni fisici della rete
tramite la misura delle grandezze elettriche su
larga scala, tramite WAMS (una rete di sensori
installati lungo la rete);
− Il telecontrollo e il telescatto in tempo reale degli
impianti di generazione e di alcuni componenti
della rete, tra i quali citiamo il monitoraggio della
temperatura dei conduttori di linea;
− la regolazione di reattivo tramite l’installazione di
nuovi componenti elettronici di potenza (SVC);
− il dispacciamento ottimizzato in funzione dei
diversi assetti di rete e di generazione
disponibile, in particolare di quella rinnovabile
(Optimal Power Flow);
− evoluzione continua dei modelli previsionali della
domanda e della generazione da fonte non
programmabile (eolico);
A fronte della prevista crescita interna delle fonti
rinnovabili occorre inoltre tenere in considerazione
il potenziale sviluppo nel Mediterraneo
meridionale. Nell’ambito di progetti di
cooperazione internazionale è stato recentemente
presentato il Piano Solare Mediterraneo. L’obiettivo
concreto prevede l’installazione nella regione sud
del Mediterraneo di 20 GW di nuova capacità da
fonti rinnovabili (principalmente solare) entro il
2020 e che una parte dell’energia elettrica
rinnovabile così prodotta possa essere esportata
verso i paesi dell’Unione Europea. Qualora
venissero create le opportune condizioni dal punto
di vista regolatorio, normativo e finanziario,
sarebbe necessario creare le infrastrutture per
importare questa energia dal Nord Africa verso
l’Europa centrale. A tal proposito l’Italia, avendo già
avviato gli studi di fattibilità delle interconnessioni
con Algeria, Libia e Tunisia, assumerebbe un ruolo
chiave nello sviluppo delle infrastrutture elettriche
a supporto del suddetto Piano Solare (cfr sez.2
paragrafo 2.6).

sabato 7 gennaio 2012

1^ Corso tecnico Impianti Micro Idroelettrici, Ancona 12-13-14 Marzo 200...


Tipico esempio di sfruttamento del corso di un torrente con un dislivello di poco più di un metro!
Anche salti piccoli bastano alle piccole centrali idroelettriche con vite di Archimede per produrre notevoli quantitativi d'acqua!
Questo è un impianto funzionante del Gruppo Loccioni.
Produce nell'arco dell'anno un quantitativo di circa 160 MWh corrispondente a 45 famiglie del Nord e quasi 60 famiglie al sud.
Al nord abbiamo grandi corsi d'acqua che possono produrre molta più energia di questo semplice impianto! SVEGLIAMOCI!
Ci tengo a sottolineare che hanno un bassissimo impatto ambientale a fronte di una grossissima riduzione delle emissioni di CO2eq!
Evita circa 90 tonn./anno di CO2.