venerdì 30 marzo 2012

L'Ingegnere Mirko Paglia consiglia:

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Architettura e Sostenibilità


mercoledì 21 marzo 2012

Il primo impianto fotovoltaico al mondo su una coltivazione di kiwi preesistente | TEA Energie: progettazione e installazione impianti fotovoltaici – Verona

Il primo impianto fotovoltaico al mondo su una coltivazione di kiwi preesistente | TEA Energie: progettazione e installazione impianti fotovoltaici – Verona


Non è la prima volta che un'azienda ci prova (anche se TEA Energie, giustamente ha tutti i diritti per "vantarsi" del suo primato) ad integrare fotovoltaico con l'agricoltura. Ma non per una sostituzione! Ma come INTEGRAZIONE!
L'idea probabilmente è partita proprio dall'esigenza dell'azienda agricola di proteggere i kiwi dalla grandine. Il costo di un'installazione tensostruttura avrebbe avuto un costo elevato se non fosse per un'integrazione fotovoltaica.
Qui l'incentivo è speso bene!

Riporto di seguito le caratteristiche dell'impianto dal sito internet sopra indicato:
Per la prima volta è stato realizzato un impianto fotovoltaico su una coltivazione di kiwi. Costruito a Isola della Scala (Verona) sui terreni dell’azienda agricola Passolongo, divisione di Iscom (azienda che tra l’altro ha già progettato la copertura del centro agroalimentare di Verona), l´impianto si estende su 12 ettari coltivati a kiwi per una potenza di 410 chilowatt.
Per realizzare l’impianto sono stati installati 2.848 pannelli fotovoltaici lunghi 5 metri e mezzo, larghi 40 centimetri e distanti tra loro 12 metri, sistemati sopra l´impianto antigrandine sfruttandone i pali delle reti, e sono stati stesi 61 chilometri di cavo per la sospensione. Lo riporta il quotidiano L’Arena. Dice Mauro Menegoli, titolare con il padre Fabio della Passolongo: “Impianti come questi sono antieconomici per l´imprenditore fotovoltaico che ha interesse a coprire completamente di pannelli i terreni, ma non per l´imprenditore agricolo che vuole continuare la sua attività. L´impianto è innovativo e speciale per più motivi, non solo perché è il primo in Europa, e forse al mondo, che oltre a non togliere territorio all´agricoltura e ad avere un ridotto impatto ambientale, non ha neppure impatto sociale, perché non toglie posti di lavoro. Inoltre funziona dalla scorsa primavera, e questa prima stagione ha confermato che i pannelli così distanti e inclinati rispetto ai raggi del sole non ombreggiano le coltivazioni e non riducono la produzione e il grado zuccherino della frutta”. Oltre all´impianto sulla coltivazione di kiwi ne è stato realizzato anche uno sulla copertura dell´azienda agricola: 772 moduli per un totale di 111 chilowatt di potenza installata. Il costo dell´impianto si aggira intorno ai due milioni di euro e attualmente copre il fabbisogno energetico dell´azienda, che è nata nel 2003, ha una superificie di 127 ettari e conta un centinaio di dipendenti, ai quali vanno aggiunti gli stagionali nel periodo della raccolta della frutta.

lunedì 12 marzo 2012

L'energia in Italia secondo il Ministro Passera | QualEnergia.it

L'energia in Italia secondo il Ministro Passera | QualEnergia.it

Il solito problema: le rinnovabili pesano sulla bolletta della gente ... Come far vedere il bicchiere mezzo vuoto!
La FALSA comunicazione delle FER è plateale qui in italia (l'ho scritta con la i minuscola non a caso).
L'incentivo è per chi NON SPORCA ... ed è giusto far pagare a chi sporca!
Per assurdo se tutti avessero fonti rinnovabili, nessuno sporcherebbe e la bolletta non sarebbe "cara".
La cosa ancor più interessante è che tra le FER è annoverata una certa fonte assimilata ... lascio a voi immaginare chi ci guadagna e a scapito della salute di chi?
In Germania stanno facendo campagna a 360° sul fotovoltaico anche se l'incentivo è finito e sapete perchè? Semplice il fotovoltaico è una delle scelte ETICHE! Non importa quanto si spende (nel limite del ragionevole) non importa che l'impianto si ammortizzi in 10 anni! l'importante è dare un futuro più pulito alle prossime generazioni! BASTA VECCHI AL COMANDO!