mercoledì 21 dicembre 2011

Operazione diffusione detersivi sfusi!

Detersivi Sfusi: Parliamone.
La crisi offre nuove opportunità, aguzza l'ingegno e ci impone di essere attenti osservatori.
E' proprio per questo motivo che dedico 10 minuti del mio tempo alla divulgazione (come impegno etico professionale) di un mezzo utile al risparmio del portafoglio ed all'efficienza energetica nonché al benessere ambientale e dei nostri figli!
Direi che c'è proprio tutto!
Di cosa si tratta?
Del detersivo sfuso.

Non è una grande invenzione, ma sembra esserlo quando ci si è accorti dei danni ambientali provocati dall'incuria di certa gente. Chi di voi non ha mai visto abbandonato un contenitore in plastica in un luogo pubblico?

L'educazione prima di tutto, ma anche la prevenzione fa parte dell'educazione!
Vi invito a proporre questo metodo di acquisto del detersivo sfuso presso il Vostro negozio di fiducia.
L'ambiente ha bisogno di noi e noi dell'ambiente.
Gli atti di sostenibilità ambientale sono gli unici gesti d'altruismo verso le generazioni future.

detersivisfusi.it | Detersivi Sfusi | La mappa dei detersivi alla spina in Italia

sabato 3 dicembre 2011

Efficienza non solo energetica!

Non bisogna guardare solo all'efficienza energetica, ma anche all'efficienza  in ambito della raccolta differenziata!
Voglio parlarvi di un sito http://www.doveconviene.it/ in cui, dopo una breve iscrizione, vi farà arrivare, direttamente nella vostra casella di posta elettronica, tutte le offerta dei grossi centri commerciali della vostra zona.
Fin qua nulla di nuovo!?
Pensateci bene!
Pubblicità NO GRAZIE
Con un bel cartello PUBBLICITÀ NO GRAZIE, potrete evitare carta inutile da dover smaltire! Ricordatevi che la carta è inchiostrata ... ed è quell'inchiostro ad essere altamente inquinante ... e non solo: nella raccolta differenziata, la carta viene presa con mezzi di trasporto pesante ed,  infine, macerata con macchine con consumi energetici enormi! Con una mail sprechiamo certamente meno energia senza per questo mancare d'aggiornamento dei tuoi prodotti.
Aderiamo tutti alla petizione contro la pubblicità: http://www.pubblicitanograzie.org/

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giovedì 1 dicembre 2011

European Energy Efficiency Fund EEEF

EEPR-European Energy Programme for Recovery
Nel luglio del 2009 la Commissione Europea con il Regolamento n.663/2009 ha creato il programma EEPR-European Energy Programme for Recovery per favorire la ripresa economica e occupazionale a favore di progetti nel settore dell’energia tramite la concessione di sostegno finanziario comunitario. Successivamente, con il regolamento n. 1023/2010, una parte di questo fondo viene utilizzato per lo strumento finanziario di assistenza tecnica per la predisposizione del business plan dei progetti di efficientamento energetico e la produzione da rinnovabile, il fondo EEEF, che ha come scopo principale il raggiungimento degli obiettivi comunitari di riduzione delle emissioni di CO2 .
L’Italia, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti (CdP), con una quota di 60 milioni di euro, partecipa e si fa promotrice del fondo.
Possono accedere al fondo: enti locali, regionali e nazionali, o società private che agiscono per conto di tali enti (utilities, operatori del trasporto pubblico, associazioni di social housing, ESCo, etc.).
Il capitale è suddiviso in 70% efficienza energetica (EE): interventi sulle infrastrutture Comunali (reti di teleriscaldamento/raffrescamento, cogenerazione, smart grids, illuminazione, stoccaggio di energia elettrica) o sugli edifici (riscaldamento, ventilazione, aria condizionata, smart building systems, cogenerazione, isolamento involucro, sostituzione finestre), 20% energia rinnovabile e 10% trasporto urbano pulito (riqualificazione della flotta dei bus esistenti con veicoli ad idrogeno, ibridi, elettrici e riqualificazione dei tram).
I progetti finanziabili devono avere una dimensione massima 50M€ minimo 5M€. E' tuttavia possibile pensare a particolari progettazioni innovative che possono essere finanziati al di sotto della soglia minima che verranno finanziati per il tramite di intermediari finanziari.
La finanziabilità e le condizioni di finanziamento saranno valutati per specifiche progettuali ed innovazione.
La durata media del finanziamento è mediamente di 15 anni con un conformità tra le varie aree geografiche della CE.
I progetti di EE devono realizzare un risparmio energetico pari, generalmente, almeno al 20%, ad eccezione della riqualificazione energetica nell'edilizia. Tale settore richiede una percentuale più elevata (molti edifici possono essere messi in condizioni tali da risparmiare oltre il 50% con spese spesso contenute per gradini di efficienza lievemente maggiori). Nei trasporti, i progetti di EE, devono dare un risultato di riduzione delle emissioni di CO 2 almeno del 20%. Per la PA le richieste di finanziamento dovranno essere inserite all'interno di programmi concreti e diretti alla lotta ai cambiamenti climatici come per esempio il Patto dei Sindaci. Il Patto dei Sindaci sarà prossimo argomento e verrà riportata l'esperienza fatta per i comuni di Ublodo (VA), Molteno (LC), Annone di Brianza (LC) e Bosisio Parini (LC), di cui sono stato capo progetto del SEAP (o PAES, Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile) di cui fondazione cariplo ne promuove la sua redazione nei piccoli e medi comuni.
Fondazione Cariplo è attiva nel campo
della sensibilizzazione sull'ambiente
Inoltre l’EEEF spinge per gli interventi in progetti volti ad aumentare l’utilizzo delle ESCo che si impegnano a garantire risparmio di energia.

Posso affermare con matematica sicurezza, in base all'esperienza fatta nella redazione del PAES, la grande importanza dell'Efficienza Energetica nell'ambito della lotta contro i cambiamenti climatici. L'EE, grazie al coinvolgimento della nuova green-economy, sarà in grado di spostare il capitalismo verso una forma sostenibile dei cicli di vita dei materiali e per un uso razionale dell'energia. Il rapporto costi/benefici è sempre possibili equilibrarlo in favore della sempre crescente necessità, della PA, di spendere meno per il proprio sostentamento.
E' fondamentale che i risultati siano monitorizzati. Così si viene a costruire un sistema in grado di visualizzare i consumi e porrei successivi, ma tempestivi, rimedi. Per far ciò occorre formare del personale o dare in gestione tale aspetto a specifiche aziende.



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