L'efficienza energetica è al
centro della Strategia "Europa 2020" dell'UE per una crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva
e della transizione verso un'economia basata su un uso efficiente delle
risorse. L'efficienza energetica
rappresenta uno dei modi più efficaci dal punto di vista economico per
rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e ridurre le
emissioni di gas a effetto serra e di altri inquinanti. Sotto molti aspetti l'efficienza
energetica può essere considerata la maggiore risorsa energetica dell'Europa
.
Per questo l'Unione si è posta come obiettivo per il 2020 il risparmio del 20%
del proprio consumo di energia primaria rispetto alle previsioni
e questo obiettivo è stato definito nella comunicazione della Commissione
"Energia 2020"
come una tappa fondamentale per il conseguimento degli obiettivi dell'UE a
lungo termine in materia di energia e di clima.
Sono stati realizzati
progressi notevoli per il conseguimento di questo obiettivo, in particolare sui
mercati degli apparecchi elettrici e dell'edilizia
.
Stime recenti della Commissione indicano tuttavia che l'UE potrà raggiungere
soltanto la metà dell'obiettivo del 20%
.
L'UE deve agire ora per poter conseguire il suo obiettivo. Rispondendo all'invito
del Consiglio europeo del 4 febbraio 2011, che richiedeva "un'azione
decisa per sfruttare il notevole potenziale di maggiori risparmi energetici
insito negli edifici, nei trasporti e nei processi di produzione"
,
la Commissione ha pertanto elaborato questo nuovo piano globale di efficienza
energetica.
Il piano sarà attuato in
conformità ad altre misure adottate nell'ambito dell'iniziativa faro "Un'Europa
efficiente nell'impiego delle risorse
"
della strategia "Europa 2020", compresa la tabella di marcia verso un'economia
a basse emissioni di carbonio nel 2050
,
per garantire coerenza politica, valutare i compromessi tra settori strategici
e beneficiare delle potenziali sinergie. Le misure di efficienza energetica
saranno attuate nell'ambito del più ampio obiettivo dell'UE in materia di
efficienza delle risorse, che comprende un uso più efficiente di tutte le
risorse naturali e garantisce norme elevate di protezione ambientale.
Gli effetti congiunti della
piena attuazione delle misure esistenti e di quelle nuove trasformeranno la
nostra vita quotidiana e potranno generare un risparmio di 1 000 euro all'anno
per famiglia
,
potenziare la competitività dell'industria europea, creare fino a 2 milioni
di posti di lavoro
e ridurre di 740 milioni di tonnellate le emissioni annue di gas a effetto
serra
.
Il maggiore potenziale di
risparmio energetico è insito negli edifici.
Il piano è incentrato su strumenti atti ad incentivare il processo di
ristrutturazione di edifici pubblici e privati e a migliorare il rendimento
energetico dei componenti e degli apparecchi in essi utilizzati. Esso promuove
il ruolo esemplare del settore pubblico proponendo di accelerare il tasso di
rinnovo degli edifici pubblici mediante un obiettivo vincolante e di introdurre
criteri di efficienza energetica nella spesa pubblica. Prevede inoltre obblighi
per i servizi di pubblica utilità finalizzati a consentire agli utenti di ridurre
il loro consumo energetico.
Il settore dei trasporti è al secondo posto per quanto
riguarda il potenziale di risparmio energetico. Questo aspetto sarà trattato
nel prossimo Libro bianco sui trasporti.
L'efficienza energetica nel
settore dell'industria sarà
potenziata stabilendo requisiti per le apparecchiature industriali, migliorando
le informazioni fornite alle PMI e adottando misure per l'introduzione di audit
energetici e di sistemi di gestione dell'energia. Sono inoltre proposti
miglioramenti all'efficienza della generazione di elettricità e di calore, in
modo da garantire che il piano comprenda misure di efficienza energetica
riguardanti l'intera catena di approvvigionamento dell'energia.
Fissare obiettivi di efficienza energetica rappresenta un modo efficace per
stimolare l'azione e creare un impulso politico. Con l'attuazione del
"semestre europeo" la strategia "Europa 2020" ha istituito
un nuovo contesto di governance e strumenti aggiuntivi con cui l'UE può
orientare i propri sforzi in materia di efficienza energetica. La Commissione
propone pertanto un approccio in due fasi per la fissazione degli obiettivi.
Nell'ambito della prima fase gli Stati membri stanno fissando obiettivi e
programmi nazionali di efficienza energetica. Questi obiettivi indicativi
e gli sforzi dei singoli Stati membri saranno esaminati per valutare la
probabilità di conseguire l'obiettivo generale dell'UE e la misura in cui i
singoli sforzi rispondono all'obiettivo comune. La Commissione sosterrà gli
Stati membri e offrirà loro strumenti per l'elaborazione dei programmi di
efficienza energetica, la cui attuazione sorveglierà da vicino tramite il
quadro legislativo riveduto e nel contesto del nuovo quadro previsto dalla
strategia "Europa 2020". Nel 2013 la Commissione fornirà una
valutazione dei risultati ottenuti e stabilirà se i programmi, considerati
complessivamente, realizzeranno l'obiettivo europeo del 20%. Se il riesame del
2013 indicherà scarse probabilità di realizzazione dell'obiettivo generale dell'UE,
la Commissione avvierà la seconda fase proponendo obiettivi nazionali
giuridicamente vincolanti per il 2020. Come nel caso delle energie rinnovabili,
sarebbe allora necessario tener conto dei punti di partenza dei singoli
Stati membri, della loro prestazione economica e delle misure adottate in
uno stadio precoce nel settore.
Il presente piano si fonda
sui contributi del Parlamento europeo, in particolare la recente relazione di
iniziativa sull'efficienza energetica
,
e di numerose parti interessate nonché sull'esperienza acquisita con il piano d'azione
2006 per l'efficienza energetica. Secondo le stime della Commissione, le misure
già attuate unitamente a quelle nuove illustrate nel presente piano dovrebbero
assicurare la piena realizzazione dell'obiettivo del 20%. Il principio
fondamentale del presente piano è proporre rigorose misure vincolanti senza
imporre obiettivi nazionali vincolanti.
Il successo dell'Unione nell'attuazione
del presente piano dipenderà dalla stretta collaborazione tra le istituzioni
UE, gli Stati membri e le parti interessate. La Commissione conta sulla
partecipazione e sull'impegno di tutte le parti interessate a questo ambizioso
progetto.